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KAP Kite Aerial Photography e sue varianti

KAP è la tecnica per realizzare foto aeree a bassa quota “agganciando” una macchina fotografica al cavo di ritenuta di un aquilone.
Questa tecnica è stata inventata nel lontano 1886, molto prima quindi della realizzazione del primo volo aereo dei fratelli Wright (1903).
Per informazioni sulla storia della KAP vi rimando al preziosissimo sito di Andrea Casalboni

Naturalmente con l’avvento dell’aereo la KAP è stata quasi abbandonata.
Oggi, grazie all’evoluzione di tecniche e materiali e, soprattutto grazie allo sviluppo della fotografia digitale, la KAP si sta nuovamente diffondendo sia come hobby/arte sia come alternativa per realizzare foto a basso costo.

Esistono molte varianti della KAP ma hanno tutte in comune il principio di base che a volare è solo la macchina fotografica e, il controllo di quest’ultima, avviene a terra da una apposita stazione radio.
In linea con questi orientamenti si sta diffondento un nuovo acronimo: CAP (Cheap Aerial Photography) che racchiude in se tutte le tecniche per realizzare foto aeree evitando di dover noleggiare un aereo o un elicottero e soprattutto operando a bassa quota.

Di seguito una veloce rassegna delle diverse tecniche per portare in quota il rig e delle relative caratteristiche.

Per quanto riguarda il controllo a terra della macchina fotografica si rimanda alla apposita sezione sui “sistemi di controllo

Le tecniche per portare in quota il Rig
Ci sono molti modi per portare in quota una macchina fotografica e ciascuno di essi offre vantaggi e svantaggi a seconda del contesto in cui operiamo.
Proviamo di seguito ad elencare le diverse tecniche usate e i principali campi di applicazione:

Palo telescopico
Aquilone
Aerostato a elio

Veicoli radiocomandati
Elicottero
Aereo
“Microdrone”

Palo telescopico
Di solito è realizzato in alluminio e può raggiungere l’altezza di 20-30 mt.
Vantaggi:
può trasportare rig abbastanza pesanti, non è subordinato al vento, può essere collegato a terra via cavo eliminando problemi di interferenze radio, nessun costo di esercizio, nessuna capacità di pilotaggio richiesta, sicurezza del volo.
Svantaggi:
quota di volo limitata, attrezzatura molto ingombrante e pesante, punto di vista fortemente vincolato al punto d’installazione.
Applicazioni:
Si presta molto bene a reportage di eventi e manifestazioni quando è necessario fare riprese ravvicinate nelle quali siano riconoscibili i volti delle persone ma che richiedono punti di vista più alti (es: matrimoni, processioni, feste popolari, manifestazioni sportive, ecc.). E’ molto utilizzato anche nei reportage di singole opere architettoniche.

Aquilone
Possono essere impiegati diversi tipi di aquilone quasi sempre mono-cavo e con superfici dai 2 ai 10 mq. che consentono il volo anche con venti leggeri.
Vantaggi:
si possono raggiungere quote interessanti (in teoria fino a 200 mt.), nessun costo di esercizio, sono richieste limitate capacità di pilotaggio, si possono trasportare rig di medio peso, ingombro limitato.
Svantaggi:
è necessario vento abbastanza regolare anche a terra, richiede uno spazio minimo di manovra a terra, il punto di vista è abbastanza vincolato al punto d’installazione.
Applicazioni:
particolarmente efficace in spazi aperti e contesti naturali

Aerostato a elio a volo frenato
Sugli aerostati occorre fare una distinzione tra quelli che operano solo in perfetta calma di vento e quelli che possono operare anche in presenza di venti più sostenuti. Il tipo di aerostato più semplice infatti, costituito da un pallone di forma sferica, risulta essere molto sensibile al vento e, anche in presenza di una lieve brezza, può essere spinto lateralmente e/o verso il basso. Molto più efficace invece il dirigibile che in presenza di vento risulta più stabile e affidabile.
Ci sono poi sistemi misti (aquilone + pallone) come l’Helikite e lo Skydoc che combinano la spinta dell’elio con quella del vento.
Quest’ultima categoria è più indicata per la foto aerea:
Vantaggi:
Si può operare anche in assenza di vento e nei centri abitati, si possono raggiungere quote interessanti (in teoria fino a 200 mt.), limitate capacità di pilotaggio, si possono trasportare rig di medio peso, non richiede spazio di manovra a terra, sicurezza del volo.
Svantaggi:
Non si può operare conventi forti, il punto di vista è abbastanza vincolato al punto d’installazione, attrezzatura pesante ed ingombrante, costi d’esercizio (elio).
Applicazioni:
ideale per riprese nei centri abitati in assoluta sicurezza.

Veicoli radiocomandati
Rientrano in questa categoria aerei ed elicotteri RC.
In generale queste tecniche di volo richiedono notevoli capacità di pilotaggio e, a meno che non si tratti di sistemi UAV di livello professionale, non consentono la realizzazione di foto aere apprezzabili.
Inoltre presentano notevoli problemi in termini di sicurezza e limiti normativi al punto da essere difficilmente utilizzabili in contesti urbanizzati.

Un discorso a parte meritano i cosidetti “microdone” che hanno affrontato e risolto brillantemente molti dei problemi dei veicoli RC. Questi veicoli non richiedono infatti particolari capacità di pilotaggio perchè sono autobilanciati e la loro posizione controllata mediante GPS. Questo li rende molto più sicuri ed affidabili dei tradizionali aerei ed elicotteri (http://www.microdrones.co.uk/) (http://www.draganfly.com/industrial/) (http://www.mikrokopter.de)

Resta comunque ancora qualche dubbio sulla capacità di carico necessaria alla realizzazione di foto professionali e alla affidabilità del volo considerato che comunque è affidata a radiofrequenze che per essere immuni da rischi interferenza dovrebbero operare su range “extra amatoriali”.